Anche quest’anno ho avuto grosse soddisfazioni dai vari incontri cinofili, ben sei, avvenuti in varie parti d’Italia, a partire dalla sezione SAS di Cavarzere dove, nei mesi di marzo, aprile e maggio, si sono svolti tre incontri relativi al fiuto, all’obbedienza e alla difesa proponendo la teoria e le dimostrazioni pratiche sia ai conduttori di IPO che a quelli della Protezione civile.
Il 10 e 11 maggio è avvenuto un altro incontro ad Altoggio di Domodossola dove si sono riuniti una quindicina di conduttori cinofili della Guardia di Finanza e qualcuno del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Superficie (CNSAS). I cani presentati, quasi tutti operativi, vengono impiegati per il soccorso su valanga, ricerca in superficie e macerie, mentre altri per il servizio antidroga di stanza all’aeroporto di Torino-Caselle.
Il 6 e 7 ottobre si è tenuto un altro incontro a Campo di Trens –Vipiteno sul campo dell’amico Hans Georg Prieth (Gianni per gli amici) dove si sono riuniti conduttori del Soccorso alpino della Guardia di Finanza e altri conduttori di prove IPO.
L’ultimo incontro dell’anno è avvenuto il 3 e 4 novembre a Mese in provincia di Sondrio, con la partecipazione di una quindicina di conduttori quasi tutti del CNSAS e due conduttori della Guardia di finanza e della Croce Rossa.
In tutti questi incontri non si è parlato di logistica degli interventi né di operatività pratica. L’argomento principale è stato l’analisi del carattere del cane come premessa per il miglior utilizzo nei vari impieghi: valanga, superficie, macerie, droga e IPO.
Nella parte teorica si sono analizzate le varie componenti caratteriali, le pulsioni e le varie leggi dell’apprendimento canino. Si è parlato di psicologia e di etologia con riferimento pratico all’addestramento. Un altro argomento interessante è stato quello sullo stress del cane impiegato nel servizio di protezione civile dove si sono analizzate ben 35 situazioni portatrici di stress. Si è parlato anche di “neotenia”, analizzando le differenze caratteriali nelle varie razze impiegate. Altro argomento “forte” è stato quello sul fiuto, dove sono stati illustrati tutti i dati relativi all’anatomia e alla fisiologia con particolare riguardo alle capacità e ai limiti del fiuto canino. Argomento nuovo e interessante è stato quello relativo all’acido butirrico come “tracciante” nei cani da ricerca di persone scomparse, da non confondersi con la “firma odorosa” seguita dai così detti “cani molecolari”. Anche la “comunicazione emotiva” ha fatto capolino come proposta di un nuovo addestramento.
A tutti i partecipanti degli incontri è stata consegnata una dispensa dal titolo “Appunti di psicologia, etologia e metodologia dell’addestramento” contenente tabelle riguardanti rinforzo positivo (R+), rinforzo negativo (R-), punizione positiva (P+) e negativa (P-) e altre tabelle sul fiuto e sullo stress.
La parte pratica è stata sviluppata all’aperto con esercizi di segnalazione tramite abbaio. In questo esercizio è stata ottimizzata la distanza tra cane e figurante con l’impiego di una pedana in legno rialzata di 35 cm., al fine di evitare contatti ravvicinati, a volte non molto ortodossi, tra cane e figurante. Si sono messe in pratica le tecniche di incremento della pulsione predatoria, della contesa e del controllo del “lascia”, purtroppo non sempre eseguito secondo i canoni della psicologia e dell’etologia. Altri esercizi pratici di obbedienza sono stati eseguiti per dimostrare come sia possibile ottenere un controllo funzionale sul cane senza coercizione, attraverso interventi di rinforzo positivo (R+) e punizione negativa (P-).
PROGRAMMA DI MASSIMA DEGLI INCONTRI
(suddiviso per materie)
P A R T E T E O R I C A
ANATOMIA
– Anatomia dell’apparato boccale
– I denti e l’apparato masticatorio
– La fisica della presa (morso) attraverso l’applicazione delle leve
– Il segmento cervicale. Sollecitazioni e stress nel lavoro di contesa
– L’apparato nasale e la funzione olfattiva
FISIOLOGIA
– La fisiologia dell’olfatto
– L’odore: dalla sorgente olfattiva alla percezione
– La fisiologia dello stress: adrenalina, cortisolo, beta-endorfine
– La percezione dello stimolo attraverso l’apparato sensoriale
– L’emozione, positiva e negativa, come variante di parametri fisiologici
ETOLOGIA
– La neotenia
– Il carattere (indole) del cane e le sue componenti
– Analisi e sintesi delle componenti caratteriali in funzione dei vari impieghi
– Analisi etologica della posizione di “seduto” – “terra” – “in piedi”
– La comunicazione “non verbale” tra conduttore/figurante e cane e viceversa
– Le principali pulsioni usate in addestramento: preda, difesa e lotta o contesa
– Il gioco funzionale come elemento di sviluppo mentale e fisico nel cane
– Il gioco finalizzato: la contesa e l’emozione della conquista
– Il ruolo del conduttore/figurante nell’applicazione del gioco
– La motivazione (drive): analisi delle componenti
– L’abbaio come comportamento conflittuale
– La frustrazione come anticamera dell’abbaio aggressivo
– Lo stress e i segnali di calma
PSICOLOGIA
– Comparazione tra vari metodi di addestramento
– Le varie forme di apprendimento
– L’apprendimento attraverso il condizionamento di tipo associativo
– Il condizionamento classico e operante (o strumentale)
– Il rinforzo positivo e negativo. La punizione positiva e negativa.
– La qualità, la quantità, la sommatoria e la tempistica del rinforzo
– Il condiz. classico nell’emozione positiva (gioia, benessere) e negativa (ansia e paura)
ARGOMENTI VARI
– Limiti sperimentali delle capacità olfattive del cane
– Fattori favorevoli e avversi nel lavoro di fiuto
– La motivazione come fattore determinante
– La zona funzionale
– Trieb (pulsione o spinta), Technik (esecuzione precisa) e Harmonie (piacere al lavoro e rapporto col conduttore): nuovi elementi di valutazione nell’addestramento moderno
P A R T E P R A T I C A
– Esempi di condiz. classico e operante anche con l’uso del clicker
– La tempistica del rinforzo
– Vari tipi di rinforzo: cibo, gioco, tatto, voce, emozione ,ecc.
– L’inseguimento della preda, la presa a bocca piena, la contesa, il “lascia”
– L’abbaio da “scovo”, l’abbaio da “frustrazione” e quello da “difesa”
– Applicazione del ciclo di funzione predatorio o della caccia
– Affronto e abbaio da “scovo”: tecniche di incremento o di riduzione (pedana)
– Il figurante nell’applicazione del linguaggio del corpo
CONSIDERAZIONI PERSONALI
Sono fermamente convinto che la conoscenza degli argomenti sviluppati con questo programma porterebbe un beneficio in tutti i settori dell’addestramento. Giudici, figuranti, conduttori e preparatori parlerebbero, finalmente, lo stesso linguaggio e porterebbero l’addestramento IPO a essere compreso e praticato anche da chi, giustamente, critica l’arretratezza dello stesso, basato ancora su un sistema didattico che premia “l’obbedienza” ottenuta con la coercizione e trascurando i nuovi messaggi provenienti da ogni parte che invitano a un “rinnovamento” dell’addestramento sportivo, basato invece sul rapporto, sul piacere al lavoro e sui messaggi emotivi tra cane e conduttore e viceversa. L’addestramento di tipo militare, come ho già scritto a proposito del capostipite K. Most, deve essere dimenticato. La sola didattica pratica, purtroppo ancora esibita da certi Docenti che vengono chiamati solo perché vincitori di qualche Campionato, non porterà da nessuna parte. La conoscenza degli argomenti di cui sopra è come la matematica per l’ingegnere e l’architetto. Nessuna opera potrebbe primeggiare senza una conoscenza teorica di base. Ecco perché non riusciamo mai, specie nella sezione B, ad arrivare alla qualifica di eccellente. Già quella di Molto Buono è diventata un sogno per molti! Nel Nord Europa, e un po’ alla volta anche in Germania, si sono dati da fare nell’imparare l’applicazione scientifica del “rinforzo positivo” e della “punizione negativa” eliminando di conseguenza il “rinforzo negativo” e la “punizione positiva”, e i risultati si vedono, specie da parte delle donne, che riescono a trasmettere anche un altro rinforzo di valore aggiunto: l’emozione.
Roncade, 28 dicembre 2012 Guido Cecchinato
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