Abbiamo visto tutti la classifica del Campionato tedesco di addestramento 2013 e tutti abbiamo visto il podio occupato da tre conduttrici.
Qualcuno è stato deluso e turbato perché, a suo avviso, il “sesso forte” sta perdendo posizioni e, di pari passo, anche il P.T. sta diventando sempre più duttile e sempre meno “macho” rispetto al prototipo di qualche anno fa. Io non la vedo proprio così! La mia analisi si spinge su elementi diversi che rischierebbero di passare in secondo piano se non valutati a dovere. Il primo elemento, visibile a tutti, è costituito da un podio pieno di donne ! Questo fatto potrebbe essere anche una casualità se non ci fossero altri due elementi a supportare questo primo avvenimento, cioè la qualifica di ECCELLENTE nella fase B ottenuta solo dalle tre conduttrici del podio. Terzo elemento, che sarà sicuramente sfuggito a molti, il numero di conduttrici sul totale dei partecipanti: ben 61 su 110! Con una percentuale, se non erro, del 55%. Questo fatto, secondo me, varrebbe un altro podio: il podio della partecipazione femminile, il podio del RAPPORTO ARMONICO cane-conduttore come elemento necessario e indispensabile per la qualifica di “eccellente”.
La donna, anche per una motivazione antropologica e fisiologica, come conduttrice, sa esprimere bene quell’EMPATIA e quel RAPPORTO EMOZIONALE col proprio cane che diventano valori aggiunti rispetto alle pulsioni (spinta) e alla precisione degli esercizi (tecnica).
In questo Campionato si è vista, per la prima volta, l’applicazione di quei parametri voluti dalla SV ancora nel 2003 e proposti attraverso l’allora responsabile dell’addestramento, sig. Diegel, anche in Italia, in un incontro con gli Esperti Giudici. Tali parametri, da me riportati in vari articoli e seminari fin dal 2006, si riferiscono a 1) TRIEB (pulsione o spinta); 2) TECHNIK (esecuzione precisa); 3) HARMONIE (Rapporto armonico col cane e suo piacere all’esecuzione). Questa sommatoria dovrebbe esprimersi in una esecuzione precisa, veloce, gioiosa e priva di stress (segnali calmanti) e priva di quell’impostazione “militaresca” ereditata dal colonnello Most ed applicata da quasi un secolo, in cui, il cane doveva “obbedire” ad ogni “comando” per evitare qualcosa di sgradevole. Oggi, invece, il cane “desidera” ricevere un “segnale” per raggiungere una meta istintiva (premio). Da un addestramento di sole BRACCIA (coercizione) si è passati all’uso della MENTE (psicologia) per arrivare, oggi, ad un addestramento fatto anche con il CUORE (empatia e rapporto emozionale). E le donne hanno dimostrato, con la loro numerosa partecipazione, e con la loro vittoria, che ciò è possibile, e che lo sport dell’Utilità e Difesa, a QUESTE CONDIZIONI, si può ancora praticare.
24 settembre 2013 Guido Cecchinato
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